Per proteggere i computer, gli scienziati si immaginano i peggiori virus. Questo, chiamato Frankenstein, usa sequenze di codice buone per comportarsi in modo cattivo

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Un nuovo  virus informatico creato in laboratorio e già denominato  Frankenstein è in grado di cucire insieme i pezzi di alcune normalissime sequenze di codice che, messe insieme, diventano un potente e sofisticato  malware. Proprio come la creatura di  Mary Shelley, un essere spaventoso (e pericoloso) assemblato con organi di innocui esseri umani. Mentre il mostro in carne e ossa del libro non potrebbe mai passare inosservato proprio per il suo aspetto, scovare questi malware è un’opera davvero ardua per i sistemi di sicurezza convenzionali, in quanto la maggior parte degli antivirus non è in grado di riconoscere come malvage le sequenze mutanti ricreate da Frankenstein, nonostante lo sia, eccome, la loro  combinazione.

Frankenstein è opera di un gruppo di informatici della Texas University e, come i ricercatori spiegano nel loro  lavoro,  si infiltra nei normali software e va a cercare i frammenti di codice cosiddetti gadget. Per esempio, è in grado di permeare il browser Internet Explorer e utilizzare i  gadget coinvolti in funzioni come quella di semplice copia. A quel punto il virus può costruire un codice malware che si presenta sottoforma di due semplici algoritmi. E continua con questo meccanismo ogni volta che intacca un nuovo computer, rinnovando di volta in volta le sembianze dei suoi prodotti in un processo che può essere definito metamorfico.

Dobbiamo preoccuparci? Non ancora, in quanto i titolari della ricerca, in realtà, non hanno ancora creato il vero malware, bensì solamente i  mattoni da cui questo può essere costruito.  “Scansionando anche solamente tre tratti di codici di programmazione benigni, riusciamo a identificare più di diecimila gadget che potrebbero fungere da materiale di partenza dell’assemblaggio del malware”, scrivono gli informatici .

E comunque lo scopo della ricerca non è infettare i nostri computer, bensì formulare nuove potenti  armi di difesa contro la contaminazione da parte di virus di ultima generazione come Frankenstein. Nel frattempo, speriamo proprio che la sua  provetta rimanga ben sigillata.

viaArriva il virus Frankenstein – Wired.it.

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